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La lotta tra la burocrazia e l’umanità

La domanda frequente di questi tempi è: “E’ giusto sviare la rendicontazione di dati bancari, per azioni umanitarie e di fratellanza?”. E’ questa la domanda aperta a seguito di tutti i fatti di dominio pubblico che stanno coinvolgendo il sindaco del piccolo comune calabrese rinomato in tutto il mondo per il “Modello Riace” e per i famosi “Bronzi”.

La bufera sull'immigrazione "clandestina"

Mimmo Lucano è sotto processo e a suo carico sono stati posti vari capi d’imputazione. Il sistema giudiziario lo accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inizialmente però Lucano era stato accusato di capi molto più gravi, quali malversazione, truffa ai danni dello Stato e concussione, ipotesi poi smentite con l’evoluzione delle indagini. 

La realtà dei fatti

Il sindaco negli ultimi anni è stato “reo” di aver creato il cosiddetto “Modello Riace” che in alcuni casi, bypassando regole formali, ha dato speranza ad un paese precedentemente morto, ma soprattutto a migliaia di donne e uomini stranieri, vogliosi di cominciare una nuova vita lontani dalla povertà e dalla guerra. Egli utilizzò fondi statali per favorire l’integrazione,  favorì l’incontro di due persone per la contrazione di un matrimonio, diede la possibilità ad alcuni rifugiati di trovare alloggio in stabili abbandonati nel comune di Riace, ma soprattutto attribuì a due cooperative sociali i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, per favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei rifugiati nella società.

Leggi e giustizia ideale

Con le sue azioni, il primo cittadino di Riace ha certamente infranto delle leggi italiane, ma siamo certi che tutto ciò che ha fatto non è conforme alle normative europee sull’immigrazione? Partendo dalla Convenzione di Ginevra, nella quale si sottolineano i diritti umani dei migranti, non si può che affermare che Lucano abbia rispettato queste norme, umane e sociali. Di conseguenza, è stato osservato l’articolo 10 della Costituzione Italiana, il quale dichiara che lo Stato Italiano è conforme alle regole europee internazionali, sulla question immigrazione. Secondo anche quanto detto nel Regolamento di Dublino, l’Italia ha il dovere di accogliere gli immigrati che sbarcano sulle sue coste, come primo Stato membro dell’Unione Europea. Di conseguenza Domenico Lucano ha sì applicato alcune leggi alla lettera, ma al contempo ne ha violate altre.

 

 

 E’ giusto agire così, se in tal modo si ha la possibilità di ridare vita ad un paese e speranza a migliaia di persone?